Amarezza tanta, ma anche la consapevolezza di poter lottare per le prime posizioni fino all’ultima giornata. La Pro Vercelli si inchina alla neo capolista Don Bosco Caselle, con un finale di gara che lascia parecchi rimpianti. “Nella prima frazione abbiamo adottato un atteggiamento di attesa, perché non sapevamo come avrebbero giocato”. Questo il piano firmato da Luca Granziero, solo che i suoi ragazzi hanno mancato il cambio di marcia nella prima frazione. Così è normale che se rimani chiuso nei metri finali, il Don Bosco prima o poi colpisca. Il tabellone elettronico al cambio di campo evidenzia un eloquente 2-0, con l’espulsione di Garau per dubbia doppia ammonizione nei secondi finali prima dell’intervallo che suona come una condanna pesante anche nella ripresa. A campi invertiti però ritorna sul parquet una Pro Vercelli che non ti aspetti. Non solo passa indenne l’inferiorità numerica ma Miglietta e Carrozzo riaprono la gara: 3-2. C’è vita, ma proprio sul più bello un passaggio a vuoto segna definitivamente il divario che diventerà incolmabile. Puntualmente gli errori individuali vengono ingigantiti dai padroni di casa, abili a aumentare nuovamente il divario: 5-2. Il tempo scorre e Granziero ordina ai suoi ragazzi di liberarsi da blocchi mentali o schemi tattici. Carrozzo e Villarboito lo mettono in pratica ma il cronometro sancisce una sconfitta che ha il sapore della beffa: 5-4. “Era uno scontro diretto – afferma Granziero – e ci può stare una sconfitta, ma c’è anche la consapevolezza che potevamo e dovevamo fare di più”.
DON BOSCO CASELLE – PRO VERCELLI 5-4
RETI: 2 Carrozzo, Villarboito, Miglietta.
DON BOSCO CASELLE: Mazzucco, Bevilacqua, Radosta, Barale, Varretto, Gaglianese, Desiderio, Patrono, Nobile.
PRO VERCELLI: Borsani, Miglietta, Froio. Scardoni, Carrozzo, Garau, Piciaccia, Bolognese, Villarboito, Aprile, Piazza, Coggiola, Alessandri. All. Granziero.
ESPULSO: Garau.